Le persone che lavorano oggi hanno frequentemente l’esigenza, oltre che di lavorare bene, anche di imparare a ridurre o eliminare lo stress legato al lavoro, per il proprio benessere personale e anche per l’efficacia delle proprie performance.
Nelle attuali condizioni di lavoro lo stress è molto diffuso e frequente, ma non per questo va sottovalutato o considerato “normale”. Gestire lo stress da lavoro lavoro diventa in tal senso una vera e propria competenza, da acquisire, sviluppare e allenare. Se hai già valutato e riconosciuto i sintomi dello stress lavoro correlato, ecco cosa puoi fare per ridurlo o eliminarlo.
Gestione dello stress e delle energie
Alcune tecniche o iniziative per ridurre lo stress sul lavoro hanno a che fare col recuperare energie, fisiche e psichiche. Vanno in questa direzione alcune tecniche di rilassamento o di meditazione, come ad esempio la mindfulness, che di recente si è introdotta come pratica di formazione personale anche in alcuni contesti professionali e organizzativi. Allo stesso tempo è importante dare valore a tutte quelle occasioni e iniziative che possono aiutarci a rigenerare le energie: dall’attività fisica regolare, alla reintroduzione delle pause (pausa pranzo in primis) quando si è acquisita la cattiva abitudine di saltarle o di usarle come momento di riunione, al recupero del tempo libero per coltivare anche altre relazioni (familiari e sociali) oltre a quelle professionali oppure gli hobby e le passioni.
Gestione dello stress e del tempo
Altre tecniche e strumenti per fronteggiare lo stress da lavoro riguardano la gestione efficace del tempo, sia per ciò che riguarda l’organizzazione delle attività (avere un’agenda in ordine, una to do list chiara e quotidianamente aggiornata, un sistema di deleghe efficace) sia in rapporto alla “difesa” del proprio tempo e spazio, spesso insidiato dall’invasione indebita dei colleghi. In tal senso, si tratta di imparare a dare una disponibilità condizionata, come l’ho definita in un mio post precedente intitolato “Gestire lo stress: imparare a dire di sì o a dire di no?”.
Gestione dello stress e chiarezza del compito
Ci sono poi una serie di aspetti legati in senso stretto al proprio ruolo. Lo stress da lavoro ha a che fare con la sensazione di perdita di controllo. Di conseguenza, tutto ciò che concorre a recuperare almeno in parte il controllo del proprio lavoro è di aiuto per ridurre o eliminare lo stress: chiarire e farsi chiarire periodicamente i propri compiti e obiettivi; cercare e pretendere feedback puntuali e circostanziati dal proprio capo sul proprio operato; evidenziare, chiedere aiuto o pretendere risorse aggiuntive là dove è chiaro che le richieste sono superiori alle possibilità di farsi fronte; delegare ad altri le attività tollerando che il lavoro non venga svolto esattamente nel modo in cui l’avremmo svolto noi.
Gestione dello stress, progettualità e networking
Ci sono infine altre due condizioni, a mio avviso molto importanti, per far fronte allo stress e all’ansia da lavoro e alla sensazione essere soli o in balìa degli altri, come ho messo in evidenza in un mio post su ansia e lavoro: avere e chiarirsi un proprio progetto professionale e manutenere una rete di persone su cui contare.
Stress a supporto specialistico
Non sempre si hanno le risorse per poter affrontare adeguatamente e da soli situazioni di stress da lavoro. A volte, proprio nei momenti più critici, alcune capacità che potenzialmente avremmo a disposizione non siamo in grado di tirarle fuori. In alcuni casi può essere utile qualche incontro di sostegno psicologico per recuperare la giusta lucidità emotiva e cognitiva e ripartire, oppure può essere più adeguato un percorso di coaching psicologico che offra un aiuto pratico per lo sviluppo e l’allenamento di capacità organizzative e relazionali. O, ancora, può darsi che lo stress e l’ansia da lavoro richiedano un cambiamento e una trasformazione più profondi, come consente di fare un percorso di psicoterapia di psicoanalisi.
In ogni caso, lo stress da lavoro non va sottovalutato e i campanelli d’allarme lanciati sotto forma di sintomi fisici, emotivi e comportamentali sono avvisaglie che la nostra parete sana cerca di lanciare, nella speranza di essere accolta e ascoltata.