Mobbing: conseguenze per la persona

In caso di mobbing, e più in generale di vessazioni sul luogo di lavoro, è importante riconoscere fin da subito alcuni sintomi che lo accompagnano per potervi porre rimedio con tempi e strategie adeguate.

Mobbing, sintomi e conseguenze. Mano su una finestraIl riconoscimento legale o comunque formale del mobbing ha tempi che mal si adattano alle esigenze di intervento necessarie per non compromettere la salute psichica, fisica e sociale della vittima di mobbing

Riconoscere per tempo le conseguenze del mobbing consente di inquadrare correttamente il problema e cercare al più presto la soluzione.

Gli impatti del mobbing sulla persona sono quelli più in generale riconducibili ai disturbi d’ansia o da stress o a stati depressivi che a loro volta hanno conseguenze sul piano comportamentale, della salute fisica e delle relazioni. Tuttavia, nel caso del mobbing, le conseguenze si insinuano lentamente, compromettono la lucidità e la consapevolezza di sé e portano ad insidiosi errori di attribuzione.

Mobbing e conseguenze psicologiche

Mobbing e conseguenze psicologiche. Uomo di spalle seduto sul divanoSul piano psicologico il mobbing, così come stati prolungati di vessazioni sul lavoro,  conduce a perdita di interesse, pensieri negativi e preoccupazione, perdita dell’autostima, senso costante di affaticamento, dubbi e sfiducia in se stessi, senso di impotenza, depressione. Se sulle prime la fatica emotiva e il senso di inutilità sembrano legate al momento o comunque sotto controllo, piano piano diventano un fastidioso modo di essere, al lavoro ma non solo. Come reazione alla continua pressione emotiva e sociale possono insorgere agitazione, irritabilità, ansia, fino agli attacchi di panico, azioni impulsive o provocatorie. A loro volta queste condizioni emotive generano sul piano cognitivo difficoltà di concentrazione, distrazioni e dimenticanze, perdita di memoria, pensieri ricorrenti e ossessivi. Il problema al lavoro inizia piano piano a prendere il sopravvento e a riempire pensieri, emozioni e conversazioni, diventando una vera e propria ossessione.

Mobbing e sintomi fisici e fisiologici

Lo stato d’ansia e lo stress prolungati generati dal mobbing hanno conseguenze anche sul piano fisico e dei comportamenti, anche quando in apparenza sembrerebbe non esserci correlazione. Capita invece che la persona esprima con il corpo quel disagio emotivo che non riesce a tirar fuori in altro modo. Non è infrequente che chi è vittima di mobbing scivoli in comportamenti alimentari inadeguati, finendo per ingrassare o dimagrire in modo anomalo. Oppure possono comparire disturbi all’apparato gastrointestinale (più frequentemente coliti e gastriti), problemi cardiocircolatori (come la tachicardia, l’aumento della pressione sanguigna fino ad arrivare all’infarto), problemi respiratori (come ad esempio iperventilazione o episodi d’asma), disturbi del sonno o sessuali (calo del desiderio e della potenza sessuale), problemi dermatologici (come ad esempio dermatite, orticaria, herpes labiale) e spesso un generale indebolimento delle difese immunitarie (frequenza delle influenze o tosse che non scompare). 

Ciascuno di questi sintomi può essere un campanello d’allarme di un disagio emotivo che va ascoltato, per evitare di aggravare ulteriormente il quadro clinico e rendere difficile il recupero e la soluzione.

Mobbing e sintomi comportamentali

Il mobbing ha inoltre come conseguenza una serie di difficoltà sul piano delle relazioni, come ad esempio una riduzione degli scambi sociali, sfiducia verso gli altri, isolamento e pensieri persecutori. La vergogna di essere bersaglio di azioni di mobbing e di non riuscire a contrastarle, unita al timore di diventare “pesanti” e noiosi o di non essere compresi, rende le vittime di mobbing silenziose, poco socievoli e timorose di non essere interessanti da frequentare. 

Possono inoltre comparire o aumentare comportamenti automatici, non consapevoli o atti mancati, come ad esempio digrignare i denti nel sonno, maggiore tendenza alla prepotenza e all’aggressività, critica verso gli altri, aumento dell’uso di alcolici o di droghe, facilità nel procurarsi piccoli incidenti, mangiare compulsivo, ripetuta perdita di oggetti, impossibilità di portare a termine le cose.

Mobbing e conseguenze per il lavoro

Mobbing e conseguenze sulle relazioni al lavoro. Uomo seduto sul divanoPer quanto riguarda l’area specificamente professionale e del lavoro, il mobbing ne compromette le componenti “vitali”: aumenta la sensazione di inadeguatezza, la perdita di senso e di interesse, aumentano gli errori, il timore di fronte alle decisioni, diminuisce la lucidità e quindi la performance, peggiora il giudizio degli altri nei propri confronti. Sul piano delle relazioni professionali, diminuiscono drasticamente (o si deteriorano) i rapporti con i colleghi e con i superiori, si è via via evitati e identificati come peso, intralcio e problema, prestando così il fianco ad accuse che se sulle prime erano infondate ora diventando realistiche.

Mobbing: cosa fare?

Riconoscere che alcuni sintomi sono una conseguenza delle azioni di mobbing non è certo sufficiente ma è un punto di partenza indispensabile per progettare e intraprendere strategie di fronteggiamento adeguate.

Quanto prima la vittima di mobbing si rende conto che sta scivolando in un quadro patologico preoccupante, maggiori saranno le probabilità di uscirne in temi rapidi. Al contrario, più si lasciano inascoltati i sintomi, minore sarà la lucidità e le energie che si avranno a disposizione quando sarà tempo di porvi rimedio.

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