Primo colloquio: mobbing, burnout, stress e ansia da lavoro

In caso di mobbing, burnout, stress o ansia da lavoro, il primo colloquio serve per mettere bene a fuoco il problema e condividere le modalità di lavoro necessarie. Potrebbe esserti utile un percorso di coaching per pianificare e realizzare azioni di cambiamento concrete, nel lavoro e nel privato, e fronteggiare con più lucidità il problema. O potrebbe rendersi necessario un supporto psicologico, per far rientrare uno stato ansioso e depressivo che spesso accompagna chi è vittima di mobbing. O ancora, potremmo valutare l’ipotesi di intraprendere un percorso di psicoterapia se senti che il mobbing, l’esaurmento emotivo (burnout), l’ansia al lavoro o lo stress  hanno “agganciato” fragilità e vulnerabilità passate.

È inoltre necessario stabilire la possibilità di un supporto a distanza o invece l’esigenza di incontrarci di persona.

Il primo colloquio è un momento molto importante, carico di emozioni, aspettative e timori. Di solito arriva dopo lunghe riflessioni, tentennamenti e ambivalenze, e segnala il passaggio dal pensiero all’azione: rompe gli indugi e testimonia concretamente un desiderio di cambiamento.

Per questo lo considero un momento fondamentale che rivela spesso in maniera embrionale molte delle questioni che verranno successivamente affrontate nel percorso.

Gli obiettivi del primo colloquio psicologico tra il terapeuta e il cliente

Il primo colloquio ha anche l’obiettivo di farti comprendere meglio il mio modo di lavorare e di esplicitare in maniera chiara e dettagliata le condizioni, le possibilità e i limiti che regolano i percorsi di coaching o psicologici che deciderai di intraprendere. Alcune prime informazioni le trovi in ogni caso già delle pagine di questo sito, che ti invito a leggere.

Come funziona. Ti chiederò di raccontarmi gli eventi accaduti, cosa hai fatto finora per affrontarli, cosa ha funzionato e cosa no, quali sono gli impatti dell’esperienza di mobbing, vessazione, burnout, stress o ansia da lavoro sulle tue relazioni professionali e personali, sulla tua salute fisica e psicologica. Ti ascolterò con attenzione, facendoti prevalentemente domande per conoscerti e sentire, anche attraverso le emozioni, con che cosa ha che fare il problema che vuoi risolvere e il cambiamento a cui vuoi dare forma. Ti chiederò anche di dirmi qual è l’aiuto specifico che vorresti ricevere da me e metteremo insieme a fuoco un obiettivo chiaro e concreto.

Come si svolge il primo colloquio psicologico tra terapeuta e paziente

Cosa succede dopo il primo colloquio. A valle del primo colloquio, se deciderai di proseguire, decideremo i tempi e la frequenza degli incontri successivi. Ti invierò il dettaglio delle condizioni (Patto di coaching o Consenso informato) in modo che entrambi ci impegniamo in un reciproco patto di lavoro.

Durata e costo. Il primo colloquio ha una durata di 50 minuti ed ha un costo di Euro 70,00 (più la ritenuta d’acconto del 2% – rivalsa contributo Cassa Nazionale di Previdenza ENPAP, art. 8 d.l. 103/96). Il costo degli incontri successivi dipendono dal tipo di percorso che deciderai di intraprendere e ti verranno comunicati con precisione nel corso del primo colloquio.

Lo spazio prenotato è personale: potrai modificarlo o annullarlo con un preavviso di 48h. Richieste di cancellazione pervenute con un preavviso inferiore non saranno oggetto di rimborso. Se arriverai in ritardo usufruirai del tempo rimanente.

Il primo colloquio può essere richiesto di persona oppure on line.

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Di persona ricevo a Milano, in zona Porta Romana (MM Crocetta oppure Porta Romana – Linea Gialla) solo su appuntamento.